Due ragazzi italiani, viaggiatori nei sud del mondo, lanciano il loro tour di scoperta del proprio paese e, di sosta in sosta, conosceranno numerose realtà italiane di 'azione e reazione' come Silvia e Toti amano dire, tentativi di decrescita sostenibile e di rifondazione di un vivere allo stesso tempo alternativo e primordiale, futuribile e arcaico.
La Città del Quarto Paesaggio, la Città del Parco del Cilento apre le porte a questi viaggiatori e li accoglie al Laboratorio Casale Il Sughero per alcune settimane, in una tappa della loro avventura.
Un diario di viaggio permanente per chi è in cammino verso la Città del Quarto Paesaggio: il Laboratorio di Casale Il Sughero a Vibonati
giovedì 24 maggio 2012
sabato 19 maggio 2012
Il valore della biodiversità in natura e in agricoltura
IL LABORATORIO VIBONATESE DELLA CITTA' DEL QUARTO PAESAGGIO CASALE IL SUGHERO
IN MARCIA VERSO IL DES 'IL FILATOTIO'
insieme a
ASSOCIAZIONE RESPIRA LA TERRA e CASCINA JUMARA
vi invitano a
ASSOCIAZIONE RESPIRA LA TERRA e CASCINA JUMARA
vi invitano a
Percorsi ecologici della decrescita verso Venezia 2012 :
“Il valore della biodiversità in natura e in agricoltura”
Venerdì 15 - Domenica 17 giugno 2012
Vibonati – Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
Trascorreremo insieme due giornate, in compagnia di Gianni Tamino biologo naturalista, in un luogo speciale, una terrazza sul mare del Cilento, tra ulivi secolari, querce da sughero, castagni e vegetazione mediterranea nella sua veste più rigogliosa. Rifletteremo insieme sul valore della biodiversità, in tutte le sue forme; discuteremo di altri modi di creare e costruire relazioni sociali ed economia; parleremo di Distretti di Economia Solidale, di agricoltura sinergica, di semitradizionali.
Percorreremo sentieri e luoghi inconsueti, al ritmo lento dell’asino, per ascoltare, osservare, respirare la terra, l’acqua, isuoni e gli odori della natura incontaminata di questi spazi magici del Cilento; riscopriremo il diritto ad ascoltare il silenzio, trai riflessi di mare e cieli di stelle.
Vi aspettiamo per vivere e condividere insieme due giorni di lentezza e di buen vivir.
Il costo di partecipazione, definito in maniera contenuta, sobria ed equa, è pari a Euro 85,00, se si raggiunge il numero minimo di 8 persone, Euro 80,00 se si superano gli 8 partecipanti. Esso comprende:
- due pernottamenti
- due colazioni, due pranzi a sacco e due cene con prodotti biologici
- la disponibilità degli spazi di lavoro e delle attrezzature necessarie
- l’accompagnamento nelle escursioni e la presenza di facilitatori
I partecipanti dovranno provvedere al viaggio e a tutto quanto non espressamente su precisato.
L’adesione può avvenire, a questi indirizzi:
lunedì 7 maggio 2012
Valle delle Orchidee 2012, la marcia continua...
"...un'arte vera potrebbe essere proprio questa: un'arte che lotta con la natura, si scontra con la natura ma ama la natura. E' possibile tutto questo?" Ugo Marano, Sassano, 1998
![]() |
da sinistra: Amedeo Trezza, Pasquale Persico, Nicola Di Novella |
Anche quest'anno Casale Il Sughero - Ospitalità e Cultura Rurale in Cilento - parteciperà alla originaria manifestazione/passeggiata nella Valle delle Orchidee insieme - tra gli altri - a Nicola Di Novella, botanico ideatore dell'evento ed esperto, tra l'altro, di orchidee selvatiche e instancabile ricercatore dei suoi ibridi, Pasquale Persico, economista illuminato, presidente della Fondazione Alario, ispiratore e ideatore della Città del Parco - prima - e dei Laboratori della Città del Quarto Paesaggio - oggi.
L'anno scorso era a tema la transizione dal concetto di Città del Parco alla sua riformulazione attraverso l'avvio dell'idea della rete dei Laboratori della Città del Quarto Paesaggio (si vedano i due filmati 'Che cos'è la città del Parco' in http://vimeo.com/36402141 e 'La valle delle orchidee 2011' in http://vimeo.com/24650025).Purtroppo l'evento 'Valle delle Orchidee' è stato frainteso perché diventato negli ultimi anni una festa di piazza patrocinata dal comune e svilita a sagra tra sagre senza qualità e motivazione. Ne è un esempio quest'altro video non prodotto da noi http://vimeo.com/23252609.
![]() |
L'artista Ugo Marano |
Ci piace concludere questo articolo con l'auspicio di una nuova ripartenza nel segno continuo della perseveranza alimentata dall'amore per i nostri luoghi.
8-10 giugno 2012: LETTURE ALL’ARIA APERTA – Riflessioni profonde sul terreno che guarda il mare

Trascorreremo tre giorni intensi di lettura e riflessione a partire da alcuni brani relativi al concetto di “terreno” e al senso di appartenenza che ci lega ad esso.
Le giornate di Letture All’Aria Aperta saranno un seminario nel senso di un ricerca da fare insieme!
La nostra infatti ricerca parte dalla domanda su noi stessi in relazione alle radici che costituiscono il nostro punto di partenza. In alcuni casi si sente l’esigenza di lasciare il “terreno” nativo per un’altra realtà e mettersi in viaggio.
La nostra infatti ricerca parte dalla domanda su noi stessi in relazione alle radici che costituiscono il nostro punto di partenza. In alcuni casi si sente l’esigenza di lasciare il “terreno” nativo per un’altra realtà e mettersi in viaggio.
Ma il modo migliore per discutere e scrivere del “terreno” non è solo leggerne insieme ma farne esperienza diretta e condivisa. Per questo le attività si svolgeranno all’aria aperta in un luogo circondato dal verde ed affacciato sul mare.
Quest’esperienza ci porterà anche ad avere un contatto multisensoriale con il terreno stesso e potremo creare con esso dei colori per una grande tela comunitaria.
Il posto scelto è il b&b di Ospitalità e Cultura Rurale Casale Il Sughero, a Vibonati – Contrada Grasso, nel cuore del Cilento e che ci offrirà la sua ospitalità porosa come il sughero per tre giorni.
venerdì 4 maggio 2012
Domani 5 maggio la scuola di San Giovanni a Piro a Casale Il Sughero
Non
esiste un passato impossibile o un futuro irraggiungibile, entrambi coesistono
nella consapevolezza del presente e nella condivisione di idee e di emozioni. Ci
proponiamo così di avvicinare il mondo dell’infanzia all’agricoltura pulita e
all’ecologia dei comportamenti e delle idee attraverso l’apprendimento
partecipato della lingua inglese.
La posta in gioco è il futuro, un 'futuro arcaico' - come lo ha definito Pasquale Persico ultimamente (cfr. Prima Lezione Ateneo Nomade Triangolare, Casale Il Sughero, Vibonati, in corso di redazione) - perché segno di una volontà di scommettere e di una forza di immaginare un futuro attraverso un meccanismo di ri-conoscimento del passato, di quei luoghi che conservano maggiormente ( sia naturalisticamente che antropologicamente) i tratti di arcaicità. E in quei posti, a partire da quei posti, letti e interpretati con l'ausilio delle arti figurative così come delle scienze dure, rilanciarsi in un futuro possibile, proponendo un tratto di 'contemporaneità' che al contempo è anche 'temporanea' nella misura in cui non è mai perso di vista il carattere fluente delle coscienze individuali e collettive che abitano un territorio, nel nostro caso il Cilento.
La posta in gioco è il futuro, un 'futuro arcaico' - come lo ha definito Pasquale Persico ultimamente (cfr. Prima Lezione Ateneo Nomade Triangolare, Casale Il Sughero, Vibonati, in corso di redazione) - perché segno di una volontà di scommettere e di una forza di immaginare un futuro attraverso un meccanismo di ri-conoscimento del passato, di quei luoghi che conservano maggiormente ( sia naturalisticamente che antropologicamente) i tratti di arcaicità. E in quei posti, a partire da quei posti, letti e interpretati con l'ausilio delle arti figurative così come delle scienze dure, rilanciarsi in un futuro possibile, proponendo un tratto di 'contemporaneità' che al contempo è anche 'temporanea' nella misura in cui non è mai perso di vista il carattere fluente delle coscienze individuali e collettive che abitano un territorio, nel nostro caso il Cilento.
Nel caso specifico, le motivazioni profonde del nostro
laboratorio ‘English on the farm’ trovano la loro strategia di realizzazione
nell’accostamento altrettanto ossimorico (come l’espressione ‘futuro arcaico’)
di due discipline, l’apprendimento della lingua inglese – icona della
internazionalizzazione e della sprovincializzazione, veicolo e viatico di
proposizione delle nuove generazioni nel mondo del presente e ancor più in
quello del futuro – con l’ecologia ambientale e la possibilità di una
riscoperta di una agricoltura contemporanea a misura d’uomo e post-industriale,
orientata ad una decrescita economica sostenibile perché intimamente collegata
ad uno sviluppo che porta in sé una crescita diversa, ovvero di valori e di
condivisione più che di profitto fine a se stesso, quindi uno sviluppo
fortemente legato al territorio e alle identità locali di provenienza.
giovedì 22 marzo 2012
Il Coro dei Cor(n)i. La lunga marcia nel Cilento Interiore: da Vibonati a Novi
IL CORONAMENTO DELLA PRIMA ESPERIENZA DELL'ATENEO NOMADE
TRIANGOLARE: VERSO L’EVENTO DI NOVI VELIA (30/3-1°/4 2012)
Il documento dell'artista: Il Coro dei Cor(n)i
Antefatti cilentani... (di Amedeo Trezza)
La prima volta che Francesco Grigolo visitò il Cilento fu
nello scorso settembre. Nell’ambito del progetto Ateneo Nomade Triangolare,
insieme a Pasquale Persico e Pasquale Napolitano facemmo esperienza
esistenziale e sonora alla ricerca dello ‘spazio neutro’ in un vero e proprio
‘tour di decodifica del silenzio’ in alcuni dei ‘luoghi sublimi del Parco’: i
Pozzi Monaci a Casaletto prima, il geosito carsico di Caselle in Pittari nei
pressi dell’inghiottitoio del Bussento poi, e infine in cima al Monte Cervati (il
video di quei giorni a questo url: http://vimeo.com/29188222).
Francesco Grigolo |
Durante il soggiorno presso di noi a ‘Casale Il Sughero’ – sede dell’Ateneo nonché luogo cilentano che per primo ebbe l’onore di accogliere col suo silenzio l’aria sonora delle trombe di Francesco – discutemmo delle suggestioni e delle idee che man mano la natura ci faceva risonare dentro. E in quei giorni nacque il progetto, una mattina a casa in cucina Francesco autografò il suo progetto per il Parco: l’idea ambiziosa che oggi finalmente si incarna nella performance di Novi Velia (nell'ambito del Festival della Natura 2012 in collaborazione con la Fondazione Alario) nacque da un significativo gioco di parole sul toponimo ‘Cilento’ dove il CI-LENTO suggeriva un ‘esser-ci lento’, la possibilità di una esistenza meditata e profonda ricca di futuro quanto profondamente intrisa del suo passato, della sua identità. Un CI- che a sua volta stava anche per Coro (dell’) Immaginario – LENTO. E da lì, da quelle suggestioni oggi il Coro dei Cor(n)i.
mercoledì 7 marzo 2012
Una dimora di Classe A
"E' una delle case con standard di qualità costruttiva e abitativa più alte del salernitano", così esordisce l'Ing. Menniti, esperto transalpino in scienza delle costruzioni ecosostenibili, dopo aver visitato Casale Il Sughero e visionato la sua 'carta d'identità'.
"La sua classificazione energetica in fascia A la dice lunga", continua il luminario, "laddove in casa ci si riscalda d'inverno semplicemente col sole del Mediterraneo quando c'è grazie agli infissi in legno e le vetrate di ultima generazione ad alta tenuta termica estate-inverno. Inoltre, le camere d'aria tra pareti esterne, la luminosità e l'utilizzo generalizzato di calce idraulica per restauri conservativi di pregio all'interno garantiscono traspirabilità, autoregolazione dell'umidità e stabilizzazione della temperatura", ci conferma anche il Dott.Cappiello della Kerakoll, produttrice della Biocalce utilizzata.
"Per non parlare della vera perla della casa - continua entusiasta l'ingegnere - ovvero il tetto in legno di castagno massello e la coibentazione realizzata tutta in pannelli in fibra di legno ecosostenibili e traspiranti. Un tetto in legno garantisce il rapporto con le energie celesti senza opporre barriere metalliche che costituirebbero la famosa 'gabbia di faraday'.
"Un altro fiore all'occhiello del progetto di Casale Il Sughero è l'impianto di fitodepurazione dei residui fognari, il primo attivo in tutto il Cilento, ottimo esempio di integrazione leggera in contesti rurali".
Conclude Menniti affermando che "la perfetta integrazione di energie rinnovabili, sole e legna, nel riscaldamento e nel sanitario della casa corona scelte progettuali di alta sostenibilità a lungo termine".
E infatti, rendiamo in questa sede uno stralcio dei consumi del primo anno di Casale Il Sughero (marzo 2011-marzo 2012) quantificati in euro:
solo 60 euro di gas per la cucina
soltanto 1,5 canne di legna per il riscaldamento di tutta la struttura
solo 200 euro circa di elettricità
Ma, al di là dei dati tecnici, il progetto 'Casale Il Sughero' muove da una concezione e una contestualizzazione bioedile del recupero della pre-esistenza. Coniugare il passato col futuro è stata l'arma vincente: recuperare i parametri e i criteri costruttivi tradizionali. Ovvero l'esposizione a sud, le aperture prevalentemente a sud e ad ovest, lo studio e l'orientamento del fabbricato e delle sue ventilazioni e pendenze secondo i venti prevalenti presenti in valle, il panorama sul mare e sulle Eolie.
Inoltre il recupero della memoria storica attraverso il riutilizzo della pietra locale senza aggiunta alcuna di pietra estranea ai substrati geologici su cui insiste il fabbricato, il riutilizzo del castagno, essenza locale e usata da secoli.
Unica innovazione significativa, la presenza di abbaini nel tetto, non tipici dell'architettura locale ma estremamente funzionali alla riqualifica degli spazi interni e segno importante di discontinuità nel cambiamento, anch'esso essenziale se non si vuole ricostruire una casa-museo finto-antica e fine a se stessa.
La rifunzionalizzazione degli spazi infatti e la modifica di destinazione d'uso da rurale in abitativa segna il passaggio dal troppo lungo abbandono delle campagne del sud Italia all'inizio di un loro recupero e presidio, attento e discreto.
Discreto come la figura d'insieme del fabbricato che s'inserisce perfettamente nel paesaggio, eccezion fatta per il contenimento a valle reso necessario ma quanto prima ricoperto dalla vegetazione - assicurano gli abitanti di Casale Il Sughero - così come una coloritura più discreta della ferramenta esterna di protezione suggerita da amici e dai fortunati ospiti del nostro b&b.
mercoledì 29 febbraio 2012
Fare sostenibilità in Cilento: corso di orticoltura sinergica
In collaborazione con l'Associazione LOSAP di Pruno di Laurino, l'Ateneno Nomade Triangolare di Casale Il Sughero organizza in due momenti un corso completo di orticoltura sinergica presso il terreno di pertinenza del b&b a Vibonati:
LA RETE SOLIDALE VISIBILE: TEMPA DEL FICO A CASALE IL SUGHERO
Quattro giorni insieme per costruire… l'Orto Sinergico che guarda l’isola che c’è quando si vede….. (Stromboli)
LA RETE SOLIDALE VISIBILE: TEMPA DEL FICO A CASALE IL SUGHERO
Quattro giorni insieme per costruire… l'Orto Sinergico che guarda l’isola che c’è quando si vede….. (Stromboli)
Il recupero di un terreno anticamente coltivato ma da più di tre decenni incolto è l'occasione per impiantare un orto sinergico, a fianco allo spazio già destinato agli animali e ad un giovane frutteto. L'obiettivo è un auto-sostentamento critico, nuovo punto di partenza per la scommessa comune in uno sviluppo sostenibile che sappia intercettare, partendo dal locale, le potenzialità di un territorio di area vasta come il Cilento.
lunedì 27 febbraio 2012
Continuano i laboratori di inglese partecipato in fattoria
Sabato scorso si è tenuto il secondo appuntamento del progetto ENGLISH ON THE FARM a Casale Il Sughero a cura dell'Associazione Hands-on, vivere l'inglese.
La brava docente madrelingua Susanna van Citters (in foto) e il fattore Amedeo Trezza hanno accompagnato il gruppo di bambini curiosi tra animali allevati con amore e piante coltivate con metodo biologico fino a incontrarsi col ciuccio Austino (protagonista negli scorsi mesi dell'Inaugurazione della Ciucciopolitana con tappa proprio a Casale Il Sughero) per poi dedicarsi alla sezione didattica indoor nella sala colazione del b&b vibonatese.
Come sempre la riscoperta delle proprie radici non può essere disgiunta e deve andare di pari passo con la sprovincializzazione e l'alfabetizzazione poliglotta delle nuove generazioni, i cilentani di domani. E non solo, infatti questa volta ha partecipato al laboratorio anche un intelligente e vispo bimbo napoletano che con la nonna sensibile e intraprendente ha viaggiato fin qui per non perdere l'occasione del laboratorio e per essere nostra ospite!
Anche questo appuntamento quindi è riuscito, nell'entusiasmo dei genitori che hanno assistito alle attività e nella forza che i bimbi sempre sanno trasmettere a noi adulti. Come sempre è stato uno scambio, una iniezione reciproca (bimbi e adulti) di fiducia in un futuro possibile fatto di condivisione e passione.
La brava docente madrelingua Susanna van Citters (in foto) e il fattore Amedeo Trezza hanno accompagnato il gruppo di bambini curiosi tra animali allevati con amore e piante coltivate con metodo biologico fino a incontrarsi col ciuccio Austino (protagonista negli scorsi mesi dell'Inaugurazione della Ciucciopolitana con tappa proprio a Casale Il Sughero) per poi dedicarsi alla sezione didattica indoor nella sala colazione del b&b vibonatese.
Come sempre la riscoperta delle proprie radici non può essere disgiunta e deve andare di pari passo con la sprovincializzazione e l'alfabetizzazione poliglotta delle nuove generazioni, i cilentani di domani. E non solo, infatti questa volta ha partecipato al laboratorio anche un intelligente e vispo bimbo napoletano che con la nonna sensibile e intraprendente ha viaggiato fin qui per non perdere l'occasione del laboratorio e per essere nostra ospite!
Anche questo appuntamento quindi è riuscito, nell'entusiasmo dei genitori che hanno assistito alle attività e nella forza che i bimbi sempre sanno trasmettere a noi adulti. Come sempre è stato uno scambio, una iniezione reciproca (bimbi e adulti) di fiducia in un futuro possibile fatto di condivisione e passione.
martedì 21 febbraio 2012
Presentazione della Ciucciopolitana al Festival della Natura di Stio
Ieri pomeriggio, alla giornata conclusiva del 'Festival della Natura 2012: tra mito e realtà storica', nell'ambito del Convegno presso il Centro di Educazione Ambientale di Gorga "Ecologia della mente, economia delle risorse", il relatore Prof. Pasquale Persico ha ospitato nel suo intervento le testimonianze dirette di Angelo Avagliano (ideatore storico) e di Amedeo Trezza (interprete contemporaneo insieme ad Angelo) del progetto della Ciucciopolitana, presentato anche grazie all'ausilio di filmati, video e musica durante l'incontro.
L'intervento di Persico pone l'accento, fra l'altro, ancora una volta sul senso e la direzione di un sempre possibile progetto di sviluppo sostenibile del territorio cilentano, ricordando che "ai fini di una pianificazione territoriale sarebbe auspicabile una indagine sulle risorse potenziali e non (più) su quelle esistenti accontentandosi del semplice obiettivo della sussistenza".
domenica 19 febbraio 2012
Partito il laboratorio 'English on the farm' a Casale Il Sughero
Il primo appuntamento del laboratorio 'English on the farm' sull'apprendimento partecipato della lingua inglese in fattoria si è tenuto pochi giorni fa al Casale, in collaborazione con l'Associazione vibonatese 'HANDS-ON vivere l'inglese'.
Non esiste un passato impossibile o un futuro irraggiungibile, entrambi possono coesistere nella consapevolezza del presente e nella condivisione di idee ed emozioni. Ci proponiamo così di avvicinare il mondo dell'infanzia all'agricoltura pulita e all'ecologia dei comportamenti e delle idee attraverso l'apprendimento partecipato della lingua inglese.
Di seguito vi proponiamo il primo dei filmati tematici sui vari animali della fattoria (questo è sul cane Stefy, DOG). Seguiranno a breve gli altri.
Non esiste un passato impossibile o un futuro irraggiungibile, entrambi possono coesistere nella consapevolezza del presente e nella condivisione di idee ed emozioni. Ci proponiamo così di avvicinare il mondo dell'infanzia all'agricoltura pulita e all'ecologia dei comportamenti e delle idee attraverso l'apprendimento partecipato della lingua inglese.
Di seguito vi proponiamo il primo dei filmati tematici sui vari animali della fattoria (questo è sul cane Stefy, DOG). Seguiranno a breve gli altri.
Il ciuccio Agostino alla Bedizione degli animali: S.Antonio Abate a Vibonati
Il 17 Gennaio, come da tradizione nel culto di Sant'Antonio Abate patrono di Vibonati e protettore degli animali domestici e della campagna, ha avuto luogo il rito dalle evidenti influenze pagane della benedizione degli animali.
Agostino, da pochi mesi arrivato a Casale Il Sughero da Pruno di Laurino, in occasione dell'inaugurazione della Ciucciopolitana del Cilento, ha partecipato all'evento.
L'occasione è inoltre stata molto utile per testare e disegnare il percorso che collegherà il Casale al mare attraverso l'attaversamento di alcune contrade del comune di Vibonati nonché del centro storico per intero, attraversando la casa cultura Tancredi, il museo Gerbase, il Santuario di S.Antonio, la fontana, le vecchie cunzarie e il Convento, prima di dirigersi nella piana per raggiungere infine Villammare.
Riscoprire e percorrere le vecchie strade, ora alcune tratte anche abbandonate, attraverso il percorso con l'asino è importante per recuperare la memoria storica rurale, paesaggistica e architettonica del comprensorio vibonatese. Percorrere sentieri e strade sterrate inoltre consente di manutenerle e di reimpostare una fruizione del territorio a misura d'uomo, valorizzativa e non consumistica, privilengiando il punto di vista lento del procedere a piedi a passo d'asino e non in vetture e treni che spesso tagliano i territori attraversandoli velocemente ovvero mortificandoli e non vivendoli come meritano.
Ringraziamo dunque l'asino che ancora una volta si propone come 'terzo interprete' tra uomo e territorio...di seguito il video. Buona visione!
Agostino, da pochi mesi arrivato a Casale Il Sughero da Pruno di Laurino, in occasione dell'inaugurazione della Ciucciopolitana del Cilento, ha partecipato all'evento.
L'occasione è inoltre stata molto utile per testare e disegnare il percorso che collegherà il Casale al mare attraverso l'attaversamento di alcune contrade del comune di Vibonati nonché del centro storico per intero, attraversando la casa cultura Tancredi, il museo Gerbase, il Santuario di S.Antonio, la fontana, le vecchie cunzarie e il Convento, prima di dirigersi nella piana per raggiungere infine Villammare.
Riscoprire e percorrere le vecchie strade, ora alcune tratte anche abbandonate, attraverso il percorso con l'asino è importante per recuperare la memoria storica rurale, paesaggistica e architettonica del comprensorio vibonatese. Percorrere sentieri e strade sterrate inoltre consente di manutenerle e di reimpostare una fruizione del territorio a misura d'uomo, valorizzativa e non consumistica, privilengiando il punto di vista lento del procedere a piedi a passo d'asino e non in vetture e treni che spesso tagliano i territori attraversandoli velocemente ovvero mortificandoli e non vivendoli come meritano.
Ringraziamo dunque l'asino che ancora una volta si propone come 'terzo interprete' tra uomo e territorio...di seguito il video. Buona visione!
sabato 11 febbraio 2012
L'idea della 'Città del Parco'
La Città del Parco, un progetto ideato dall'economista
e professore universitario Pasquale Persico (tra tutti principalmente si veda Plektos. La Città del Parco, Salerno: Plectica Editrice, 2002) si propone di inventare e fornire ai territori rurali
come il Cilento una linea di sviluppo socio-ambientale e antropologica non subalterna
ma alternativa ai modelli di sviluppo metropolitani. La salienza dei rapporti
sociali e culturali delle città mostra una densità topologica che invece in
aree rurali come il Cilento si espande articolandosi in spazi ampi ma non per
questo si disperde.
Il video di seguito offre una delle interpretazioni possibili del concetto di Città del Parco fornita da Amedeo Trezza ed è tratto dalla visita di aprile 2011 alla ‘Valle
delle Orchidee’ a Sassano, condivisa con Pasquale Persico e Nicola Di Novella,
botanico e farmacista esperto di orchidee e ibridi e ‘inventore’ del
laboratorio della ‘Valle delle Orchidee’.
Collegare idealmente, progettualmente, operativamente
e quindi geograficamente i nodi di senso del Cilento attraverso attività di
decodifica artistica del territorio, attività economiche e intraprese
culturali, serve a tessere la trama che tiene unito un territorio vasto. Solo
tale tessitura forse può tendere ad assicurargli una prospettiva di
sviluppo sano e regolato sulle effettive potenzialità del territorio.
Un territorio che si fa città non perché si
cementifica ma perché (si) mette in stretta relazione (con) le sue parti e così
facendo si mette in gioco. La posta in gioco è il futuro, un 'futuro
arcaico' - come lo ha definito Persico ultimamente - perché segno di una
volontà di scommettere e di una forza di immaginare un futuro attraverso un meccanismo
di ri-conoscimento del passato, di quei luoghi che conservano maggiormente (
sia naturalisticamente che antropologicamente) i tratti di arcaicità. E in quei
posti, a partire da quei posti, letti e interpretati con l'ausilio delle arti
figurative così come delle scienze dure, rilanciarsi in un futuro possibile,
proponendo un tratto di 'contemporaneità' che al contempo è anche 'temporanea'
nella misura in cui non è mai perso di vista il carattere fluente delle
coscienze individuali e collettive che abitano un territorio. Qui, un altro
tema di Persico, quello del 'temporaneo-contemporaneo', esprime al meglio un
sano rapporto tra opera dell'uomo e opera della natura non ancora del tutto
compromessa e che quindi apre e offre all'uomo la possibilità di beneficiare
del 'privilegio di essere arrivati tardi' rispetto ad aree industrializzate e
pesantemente urbanizzate.
Ma è da ripensare finanche il concetto di 'urbanità'
nella misura in cui il modello di sviluppo urbano non sarà più da ricercare
nell'aderenza o meno ad esempi di sviluppo metropolitano, piuttosto l'urbanità
sarà l'esito di un vivere civile che sa strutturarsi su di un territorio con
sue precise fattezze e seguendo un proprio modello di sviluppo il cui unico
meccanismo regolatore interno è il principio della sostenibilità.
martedì 7 febbraio 2012
Verso il distretto di economia solidale (DES) di Potenza
In questi giorni fervono i preparativi e i contatti per creare a Potenza un Distretto di Economia Solidale.

mercoledì 1 febbraio 2012
Iscriviti a:
Post (Atom)