sabato 14 dicembre 2013

Fronteras Musicales Abiertas: un 'Coro immaginario' per l'Isola che c'è e (a volte) si vede

La neonata Orquestra de las Misiones Guaraníes suonerà a Vibonati dalla terrazza di Casale Il Sughero un 'Concerto per la Sicilia': quali sono in confini della Città del Parco?

Un’orchestra che potrebbe appartenenza al G88, cioè voce dei paesi ultimi, viaggia con musiche in transito nei territori di nuova urbanità e fa tappa nel Cilento per riconoscere i luoghi di partenze drammatiche per luoghi a potenziale gemello. (P. Persico) 



Roma, Napoli, Torre Orsaia, Vibonati, una progressiva discesa geografica ma inversamente proporzionale ad una risalita verso le proprie condizioni spirituali di appartenza: i sud del mondo si assomigliano, terre contese e allo stesso tempo abbandonate, ma anche luoghi di possibili ripartenze e di nuovi paesaggi emozionali e culturali inediti. E’ una scommessa di resilienza.

Mercoledì 18 Dicembre alle ore 10  l'Ateneo Nomade Triangolare di Casale Il Sughero (Vibonati) ospiterà uno dei laboratori formativi previsti in Cilento da Pasquale Persico a cura della neonata Orquestra de las Misiones Guaraníes nell'ambito del Progetto di Cooperazione Internazionale Culturale e Musicale a cura di FMA (Fronteras Musicales Abiertas)  - Italia 11-24 Dicembre 2013, patrocinato dall' IILA (Istituto Italo-latino americano) e CeSPI (Centro Studi di Politica Internazionale).


Ventisette giovani musicisti guaranì, diretti dal Maestro Francesco Grigolo, dopo essersi esibiti nelle città di Roma e Napoli in importanti occasioni ufficiali si sposteranno nell’Altra Città (del Parco) e suoneranno all’orizzonte del Tirreno Meridionale in vista dal Sughero un 'Concerto per la Sicilia’: armonia di voci e suoni come metafora della polifonia dei laboratori della Città del Quarto Paesaggio, schegge della "Certosa esplosa"; inno al mare e alla terra magnogreca come culla della nostra civiltà; appello alla Trinacria granaio del Mediterraneo, portatore e foriero di continua feritilità, ode a Stromboli, Faro del Mediterraneo, isola che c'è ma non si vede (sempre), nominazione poietica delle Eolie come possibile e non unico orizzonte-confine-frontiera concettuale e geografica del Quarto Paesaggio.


Il concerto per le isole della Sicilia e per tutti i territori che stanno subendo la separazione dalla possibile soggettività politica, economica e sociale rientra fra le attività culturali e formative dell’Ateneo Nomade e Triangolare con sede di riferimento a Vibonati, Casale il Sughero, ma da vedere come possibile progetto di una  costellazione di stelle a densità variabile in viaggio verso la Città del Quarto Paesaggio.
Lezioni di viaggio e seminari stanziali si alternano per costruire nuovi linguaggi e nuovi lemmari di decodifica della metamorfosi territoriale e geografica in atto.