sabato 21 luglio 2012

Pisatura ri l'avena a Vibunati: cultura rurale in Cilento

Nell'ambito delle attività di ricerca etno-antropologica in Cilento a cura del Laboratorio di Casale Il Sughero della Città del Quarto Paesaggio, pubblichiamo in anteprima uno stralcio provvisorio dalle riprese fatte nei giorni scorsi presso gli amici contadini vibonatesi dei Carleo della Contrada San Paolo, il cui capostipite e memoria storica è Antonio Carleo, il quale nel video prima di lasciare spazio ai suoi animali ci introduce ad alcune delle attività tradizionali che per passione, insieme a sua moglie e alle famiglie dei suoi figli, ancora porta avanti nella speranza di vincere l'omologazione culturale della società moderna e di trasmettere ai nipoti i saperi antichi.



In questo video osserviamo la pisatura dell'avena (trebbiatura) con i buoi o le vacche, addestrate al lavoro dei campi come una volta. Gli animali, girando nell'aia con una grossa pietra attaccata al centro macinano l'avena separando la paglia dal seme. Segue la ventuliata a mano sull'aia con forche e pale al fine di separare con l'aiuto del vento la paglia leggera portata via dal vento dai chicchi che, più pesanti, ricadono invece a terra. Infine col  cernicchio (il setaccio) le donne, come al ritmo arcaico del tamburello, cernono l'avena ormai pronta per essere stipata e riposta per la prossima semina o per nutrire gli animali.


Durante la giornata di lavoro e di festa emerge chiaramente come i suoni e i balli tradizionali siano espressione culturalizzata mimico-simbolica di gesti e pratiche del lavoro contadino. Inoltre, stando al lavoro sull'aia ben presto si capisce che ancor prima dell'uomo e degli animali, il vento, la natura e la geomorfologia dei luoghi, siano i veri protagonisti del lavoro agricolo: senza vento la cernitura (ventuliatura) sarebbe stata impossibile. Per questo le aie (arie) erano costruite in posti ventosi, su sommità di tempe e tempitieddi, o su crinali, dai quali spesso si scorgono panorami bellissimi e quasi sempre la vetta del Sacro Monte (Gelbison), la cui veduta (a 360° gradi spaziando con gli occhi da lissù) segna i confini concettuali, percettivi e geografici dell'antico Cilento.

Nelle prossime settimane vi proporremo il video completo e montato di tutto l'evento seguendo le singole fasi, affiancando anche la nomenclatura specifica completa in dialetto. Nei prossimi mesi invece documenteremo altre pratiche agricole a trazione animale. Intanto buona pre-visione!

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