domenica 17 aprile 2016

Inaugurazione MUM (Museo Ugo Marano) in Cilento

Dal 29 Aprile al 1° Maggio turismo esperienziale di nuova urbanità nel Parco del Cilento: si inaugura alla Ferriera di Morigerati il MUM (Museo Ugo Marano): percorsi di Ciucciopolitana (tratta Morigerati-Vibonati), accoglienza diffusa anche a Casale Il Sughero e all'Ateneo Nomade Triangolare...






martedì 20 ottobre 2015

Nuovo conferimento di cattedra all'Ateneo Nomade e Triangolare



In data 16 Ottobre 2015

L'ATENEO NOMADE E TRIANGOLARE 

conferisce al Prof.

SANDRO PITTALUGA

la Cattedra in


"Profonda operosità inoperosa"


Con l'ausipio, l'onere e l'onore che la nuova Voce porti la Sua testimonianza in Ateneo, dando così seguito ai comuni intenti di pensare e realizzare l'Altra Città Possibile del Quarto Paesaggio.




                                                                               IL RETTORE
                                                                              Pasquale Persico
                                                                              Il Pres. dell’Associazione LA CASA DI PITAGORA
                                                                              Amedeo Trezza


mercoledì 1 luglio 2015

All'Ateneo Nomade il 4 luglio la seconda tappa di AttraversaMenti



Il 4 luglio, dalle 10 in poi, l'Ateneo Nomade Triangolare a Casale Il Sughero a Vibonati apre le porte alla seconda tappa del viaggio-evento fisico e concettuale 'AttreversaMenti', accompagnato lungo il percorso dalle voci di Franco Arminio e Monica Bocci, alla quale per l'occasione il giorno 4 conferiremo la 'Cattedra nomade' di Pianificazione muta per il suo testo "Paesaggi creativi". Di seguito il testo integrale a cura di Pasquale Persico.

AttraversaMenti

Da Ortega ad Ortega
Viaggiare da Matera al Golfo di Policastro ed oltre come faceva Ortega il grande pittore ed intellettuale spagnolo e portare con noi le poesie ed i pensieri di decodifica dei luoghi : ecco la proposta culturale proposta da MarateContemporanea per l’Estate e l’Autunno.

La Casa di Ortega è a Bosco paese cancellato e diventato borgo del comune di S. Giovanni a Piro (Cilento), per essersi ribellato ai Borboni per un’Italia unita, mentre l’altra casa era a Matera ma spesso lo sguardo era  oltre fino al Salento e verso la Grecia .
Come omaggio alle Menti capaci di attraversare i luoghi con l’arte ed il pensieri rivolti alla speranza dell’improbabile fino all’utopia , DNA MarateaContemporanea propone di viaggiare, come primo viaggio, insieme a libri e fogli sparsi che raccontano dei Paesaggi creativi che la storia lega o dimentica, illumina o oscura.
La prima occasione è il Documento strategico Montagna Materana di  Franco Armino che viaggia insieme al Libro di Monica Bocci Paesaggi Creativi.
I due contributi , con linguaggi differenti ma in empatia delle Menti,  cercano una prospettiva ai cosiddetti  territori interni o interiori, quelli che la storia recente classifica in anoressia demografica o in abbandono (Vedi approccio Fabrizio Barca).
Ebbene lo slancio poetico e letterario, in questo caso prevale sulla scrittura tecnica, sebbene questa conservi la propria specificità di programma processo adeguato agli obiettivi, ed ecco perché MarateaContemporanea propone una mostra d’arte itinerante delle due Opere.
La Galleria nel Centro Storico di Maratea come prima tappa d’artisti, poi a  Morigerati come accompagnamento di idee al progetto Took- Cilento e poi a Bosco, Museo Ortega; un viaggio lento  sui temi dello sviluppo delle aree in difficoltà ma con Menti veloci nella diagnostica necessaria
. Ancora in viaggio fino a Montemurro (PZ), alla Scuola dei Graffiti d’arte sul rurale contemporanea, in Agosto , per poi congiungersi con gli autori ad Aliano, al Festival della Paesologia per una temporanea stanzialità di confronto e programma.  Finalmente  Matera non è lontana e mostrarsi  come accumulo culturale di attraversaMenti non sarà banale, ma  utile a disegnare nuove geografie di viaggi.
I due autori non consigliano di emettere biglietti di viaggio di andata e ritorno, essi hanno la speranza che il viaggiatore dia una interpretazione del tempo e dello spazio utile ai territori attraversati fino a riconoscerli come luoghi propri, dell’Altra città che cercavano,  un riconoscimento sentito alle identità creative incontrate di paesi non più soli ma componenti di un arcipelago di nuova urbanità.
Prima Tappa  Galleria MarateaContemporanea giovedì 2 Luglio ore 18 , Sabato 4 luglio ,seconda tappa, Ateneo Nomade e Triangolare  Casale Il Sughero ore 10:30, sarà presente Monica Bocci.   

martedì 23 giugno 2015

Nuovi conferimenti nell'Ateneo Nomade e Triangolare

Nel proseguire le sue attività plectiche e interdisciplinari di questi ultimi mesi e viste le sue recenti attività, l'Ateneo Nomade e Triangolare conferisce le nuove seguenti Cattedre:

1.  Cattedra di cinematografia sincera 

al regista Stefano Martone (per la sua lezione triangolare tenuta nelle scorse settimane all'Ateneo in seguito alla presentazione cilentana del suo documentario "Lucciole per lanterne" a Sapri);




2. Cattedra ad honorem "Ancel Keys"

all'artista Matteo Fraterno per le sue opere "La mia pasta- La dieta mediterranea";




3. Cattedra di Pianificazione Muta

alla Docente Monica Bocci per il suo recente lavoro intitolato "Paesaggi creativi" e impegnata nel progetto in corso Took Cilento-Marche.


lunedì 16 giugno 2014

Nuova ruralità: chic e radical chic...ma esiste una terza via?

Corsi bio e appuntamenti green ormai ovunque: solo moda per guadagnare qualcosina con le nuove tendenze che stanno diventando di massa e in cui tutti ormai si buttano...che tristezza!


Noi che siamo partiti nel 2006 con la nostra proposta di Casale Il Sughero in anticipo sui tempi che andavano maturando, quando cioè ancora i temi della nuova agricoltura e della riscoperta della terra non andavano di moda e pochissimi ne parlavano, ci siamo resi conto con l’esperienza maturata fino ad oggi che c’è il rischio forte che questo nuovo fermento diventi l’ennesima moda del momento priva di contenuti e che questa moda (che già si sta palesando con tutta la sua forza) inflazioni l’ambiente e i veri temi del ritorno alla terra e si declini in due modalità lontane tra loro ma entrambe dominate dalla retorica.
Il tanto auspicato ritorno alla terra, ovvero ai temi della resilienza delle aree rese marginali dagli ultimi decenni di sviluppo industriale e terziaristico, attraverso una vero e proprio riscatto delle aree rurali e un rilancio dei temi dell’agricoltura e del sostentamento primario, cammina su di un crinale molto affilato dove è facile scivolare verso la retorica.
Da un lato è facile – come già accade da più parti – fare del ritorno alla terra un ulteriore tentativo post-sessantottino di rivendicazione dei temi più o meno sovversivi della sinistra militante (ritorno degli ecovillaggi, comuni, nipoti dei figli dei fiori, ecc..) con derive a tratti new age e a tratti orientalizzanti, fino a scadere nella strumentalizzazione politica della terra.
Da un altro lato è altrettanto facile cavalcare il ritorno alla terra sfruttando marchi e legislazioni comunitarie per mettere sul mercato più o meno veritieri prodotti super titolati dei migliori marchi di qualità, in parte comprati e in parte ottenuti con la retorica al fine di fare business conquistando i mercati con prodotti di nicchia costosissimi, così travisando completamente la natura sincera dei prodotti della terra e il loro valore antropologico di sussistenza e di identità territoriale di appartenenza.
 In entrambi i casi si strumentalizza il tema della terra, si fa retorica e si gioca con la tradizione: nel primo caso facendo finta che nulla sia cambiato e trastullandosi nell’atteggiamento da vecchi contadini; nel secondo caso facendo della memoria solo marketing per un successo di mercato. In entrambi i casi si attinge ai depositi della memoria con retorica. In entrambi i casi la dimensione del racconto è quella della favola.
Invece il vero gesto rivoluzionario, ma scomodo perché fa guadagnare poco e non va di moda, è uscire dalla retorica della nostalgia. È possibile fare agricoltura e turismo, abitare un territorio senza vendere la favola della nostalgia.

domenica 9 marzo 2014

Quando in tanti cominceranno a darmi ragione e a pensarla come me allora vorrà dire che quell'idea non è più valida o che è giunta l'ora di andare da un'altra parte

C'è qualcosa che non va: tutti parlano di ritorno alla terra, di decrescita, di nuova ruralità, di biologico, di nuovi contadini, di natura, di sostenibilità...convegni, manifestazioni, teatri, eventi, mercatini...questa cosa mi inorridisce.

E' diventata una moda: c'è chi lo fa per emulazione, chi per nuovo conformismo, chi per politica, chi per fregarsi i contributi europei, chi per tendenza. 

Io per mia natura aborro il facile consenso, mi fa venire la nausea.

Ed è in questi momenti che mi ritorna in mente l'aforisma di Goethe che recitava più o meno così: "Quando in tanti cominceranno a darmi ragione e a pensarla come me allora vorrà dire che quell'idea non è più valida o che è giunta l'ora di andare da un'altra parte".

lunedì 20 gennaio 2014

Polifonie urbane

Domenica 26 Gennaio 2014

L'Ateneo Nomade e Triangolare

ospita a Vibonati la Prof.sa Lidia Decandia (già docente in Tecnica e pianificazione urbanistica all'Univ. di Sassari) e qui titolare della "Cattedra di Architettura dei mutamenti urbani" presso lo ANeT e il paesologo Franco Arminio per un nuovo conferimento di Cattedra.

Saranno inoltre presenti Pasquale Persico, Maria Cerreta, Pasquale Napolitano e Amedeo Trezza



[…] un territorio non più segnato da confini ma da filtri aperti. Spugne porose, plessi e flussi relazionali in grado di ramificarsi organicamente sino a diventare deboli e incerti […]. Un sistema connettivo debole e leggero […] (Decandia L., Polifonie urbane. Roma: Meltemi 2008, p.171)



Programma della giornata

Ore 11.00     L'asino Au(go)stino, ‘Docente di Semiotica del paesaggio’ terrà una lezione di decodifica del territorio accompagnato dai presenti.


Ore 13.00     Pranzo presso ‘Casale il Sughero’


Ore 14.30     Amedeo Trezza e Lidia Decandia  rivisitano i temi della città e dell'altra città a partire dal contrib
uto "Polifonie urbane" di Lidia Decandia (Roma: Meltemi 2008).

Ore 16.00     Conferimento della Cattedra di “Poetica e pensieri dei territori del Mediterraneo interiore” a Franco Arminio con benvenuto dell'Ateneo Nomade e Triangolare.

A seguire, dibattito, emozioni e scambio di beni relazionali.



A Casale Il Sughero, Contrada Grasso n.1, 84079 Vibonati (SA). Siete tutti invitati, previa conferma individuale.



sabato 14 dicembre 2013

Fronteras Musicales Abiertas: un 'Coro immaginario' per l'Isola che c'è e (a volte) si vede

La neonata Orquestra de las Misiones Guaraníes suonerà a Vibonati dalla terrazza di Casale Il Sughero un 'Concerto per la Sicilia': quali sono in confini della Città del Parco?

Un’orchestra che potrebbe appartenenza al G88, cioè voce dei paesi ultimi, viaggia con musiche in transito nei territori di nuova urbanità e fa tappa nel Cilento per riconoscere i luoghi di partenze drammatiche per luoghi a potenziale gemello. (P. Persico) 



Roma, Napoli, Torre Orsaia, Vibonati, una progressiva discesa geografica ma inversamente proporzionale ad una risalita verso le proprie condizioni spirituali di appartenza: i sud del mondo si assomigliano, terre contese e allo stesso tempo abbandonate, ma anche luoghi di possibili ripartenze e di nuovi paesaggi emozionali e culturali inediti. E’ una scommessa di resilienza.

Mercoledì 18 Dicembre alle ore 10  l'Ateneo Nomade Triangolare di Casale Il Sughero (Vibonati) ospiterà uno dei laboratori formativi previsti in Cilento da Pasquale Persico a cura della neonata Orquestra de las Misiones Guaraníes nell'ambito del Progetto di Cooperazione Internazionale Culturale e Musicale a cura di FMA (Fronteras Musicales Abiertas)  - Italia 11-24 Dicembre 2013, patrocinato dall' IILA (Istituto Italo-latino americano) e CeSPI (Centro Studi di Politica Internazionale).


Ventisette giovani musicisti guaranì, diretti dal Maestro Francesco Grigolo, dopo essersi esibiti nelle città di Roma e Napoli in importanti occasioni ufficiali si sposteranno nell’Altra Città (del Parco) e suoneranno all’orizzonte del Tirreno Meridionale in vista dal Sughero un 'Concerto per la Sicilia’: armonia di voci e suoni come metafora della polifonia dei laboratori della Città del Quarto Paesaggio, schegge della "Certosa esplosa"; inno al mare e alla terra magnogreca come culla della nostra civiltà; appello alla Trinacria granaio del Mediterraneo, portatore e foriero di continua feritilità, ode a Stromboli, Faro del Mediterraneo, isola che c'è ma non si vede (sempre), nominazione poietica delle Eolie come possibile e non unico orizzonte-confine-frontiera concettuale e geografica del Quarto Paesaggio.


Il concerto per le isole della Sicilia e per tutti i territori che stanno subendo la separazione dalla possibile soggettività politica, economica e sociale rientra fra le attività culturali e formative dell’Ateneo Nomade e Triangolare con sede di riferimento a Vibonati, Casale il Sughero, ma da vedere come possibile progetto di una  costellazione di stelle a densità variabile in viaggio verso la Città del Quarto Paesaggio.
Lezioni di viaggio e seminari stanziali si alternano per costruire nuovi linguaggi e nuovi lemmari di decodifica della metamorfosi territoriale e geografica in atto.